Requisiti per ottenere la pensione di reversibilità
Rilevante effetto economico correlato al divorzio è l’erogazione della pensione di reversibilità regolamentata dall’articolo 9 della legge 898/1970.
La pensione di reversibilità è l’erogazione previdenziale che, alla morte del lavoratore pensionato, spetta al coniuge, ai figli, e, a particolari condizioni, anche ai nipoti minori, i genitori, i fratelli e le sorelle
In caso di morte dell’ex coniuge e in assenza di un coniuge superstite avente i requisiti per la pensione di reversibilità, il coniuge rispetto al quale è stata pronunciata sentenza di scioglimento o di cessazione degli effetti civili del matrimonio ha diritto, se non passato a nuove nozze e sempre che sia titolare di assegno divorzile, alla pensione di reversibilità, sempre che il rapporto da cui trae origine il trattamento pensionistico sia anteriore alla sentenza.
Pertanto i requisiti per godere della pensione di reversibilità sono:
- che il coniuge superstite sia titolare di un assegno divorzile.
- che il coniuge superstite non sia passato a nuove nozze.
- che il rapporto di lavoro da cui trae origine il trattamento pensionistico sia anteriore alla sentenza di divorzioSe oltre all’ex coniuge esiste anche un coniuge superstite, anche quest’ultimo ha diritto a percepire una quota della pensione di reversibilità.
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